news fansL'uso prolungato di FANS aumenta il rischiocardiovascolare

L’Agenzia Italiana del Farmaco, nella sua funzione di vigilanza a tutela della salute pubblica, ha più volte ammonito la classe medica circa i rischi causati dall’uso prolungato di antidolorifici della famiglia FANS, farmaci infiammatori non steroidei. Il paziente che è già a rischio cardiovascolare deve essere informato adeguatamente circa i potenziali rischi dovuti a questi farmaci quali infarto e ictus.

Alcuni dei principi attivi legati a tale rischio sono il diclofenac e l'ibuprofene, mentre, probabilmente perché ha effetti protettivi che contrastano la potenziale cardiotossicità, il naprossene non aumenta tale rischio, maggiori probabilità di infarto per soggetti che assumevano alcuni FANS di nuova generazione detti inibitori selettivi dell'enzima COX-2, quali celecoxib e etoricoxib. (fonte Lancet 31/08/2013)

 

A questo studio fà “eco” l’iniziativa di un piccolo Presidio Ospedaliero della provincia di Salerno che attua un esplicito ammonimento circa l’uso di FANS e di inibitori della COX2 inserito nella scheda di dimissione ospedaliera (SDO) dei pazienti cardiopatici nel momento in cui lasciano l’ospedale e tornano in carico al medico di famiglia. Il progetto pilota denominato “CARDIOPAIN” ha preso il via lo scorso 29 settembre 2013 e ha coinvolto le U.O. di Cardiologia, Chirurgia, Lungodegenza Riabilitativa, Medicina e Ortopedia. per questa lodevole iniziativa è arrivato anche il plauso dell’AIFA secondo la quale si tratta di un meritevole esempio di quella collaborazione fattiva tra medici prescrittori e Autorità Regolatoria al fine di consentire un uso sempre più corretto ed adeguato dei medicinali.

 

Passo imprescindibile per il buon esito del progetto, il coinvolgimento dei 25 medici di famiglia dell’area di riferimento. A loro sarà dedicato uno specifico evento formativo il giorno 20/12/2013 che avrà lo scopo di sensibilizzare la classe medica del territorio sulla necessità di una maggiore appropriatezza terapeutica.